Pellet e salute

Monossido di Carbonio, il killer invisibile!

Il monossido di carbonio, conosciuto anche come “il killer invisibile”, è un gas tossico che può essere pericoloso per la salute umana. Viene spesso prodotto dalla combustione incompleta di materiali come il legno, il gas o il petrolio, e può essere presente in ambienti chiusi, come le case, se c’è una cattiva ventilazione o se gli impianti di riscaldamento non sono correttamente mantenuti.

Il pellet, ovvero piccoli cilindri di legno pressato utilizzati come combustibile per il riscaldamento, può anche produrre monossido di carbonio se bruciato in modo incompleto. Ciò può accadere se il pellet è umido o se il sistema di riscaldamento non è correttamente regolato o mantenuto.

Per prevenire il rischio di esposizione al monossido di carbonio durante il riscaldamento a pellet, è importante assicurarsi che il pellet sia asciutto e che il sistema di riscaldamento sia regolato e mantenuto in modo adeguato. Inoltre, è importante fare in modo che l’ambiente sia sufficientemente ventilato durante l’utilizzo del pellet come combustibile.

E le polveri sottili?

I fumi prodotti da impianti di riscaldamento a pellet raggiungono solitamente una temperatura di 200/300 gradi centigradi, che effettivamente, se analizzati, risultano più puliti rispetto a quelli prodotti da una stufa a legna.

Nonostante la stufa a pellet possa essere, a detta di molti installatori, una soluzione più ecologica, i suoi fumi traggono comunque origine da combustibile solido, immettendo nell’aria le ormai note polveri sottili, risultanti più pesanti rispetto a ciò che viene prodotto da una caldaia a gas tradizionale.

Inoltre, sempre per ragioni legate alla sicurezza, in caso di improvvisa interruzione dell’energia elettrica, la canna fumaria dovrebbe avere una lunghezza tale da poter permettere ai fumi generati dal combustibile di potersi disperdere all’interno della stessa.

Considerazioni conclusive

Le stufe a pellet possono essere vantaggiose se installate in alternativa alle tradizionali stufe a legna, poiché il trasporto e l’immagazzinamento del combustibile risulta più comodo, agevole e ordinato, oltre a garantire un’autonomia dell’impianto in funzione fino a 80 ore, a regime minimo; la stufa a pellet rispetto a quella a legna raramente richiede di essere caricata più di una volta al giorno.

Rientrano fra gli svantaggi degli impianti di riscaldamento a pellet quelli relativi al costo di installazione, decisamente superiori rispetto a quelli previsti per una caldaia a gas o per una stufa a legna; ci sono poi gli svantaggi dovuti alla manutenzione, da svolgersi da parte di personale specializzato; inoltre, sono più rumorosi rispetto a quelli tradizionali a gas, oltre a essere soggetti a guasti e malfunzionamenti frequenti.

Se si sospetta una presenza di monossido di carbonio nell’aria, è fondamentale aprire le finestre e uscire immediatamente dall’edificio. Se si presentano sintomi come mal di testa, nausea o debolezza, è importante consultare subito un medico e informarlo della possibile esposizione al monossido di carbonio.

In conclusione, il monossido di carbonio è un gas pericoloso per la salute umana, che può essere prodotto dalla combustione incompleta di materiali come il legno, il gas o il petrolio. Durante il riscaldamento a pellet, è importante fare attenzione a mantenere il sistema di riscaldamento in modo adeguato e assicurarsi che l’ambiente sia sufficientemente ventilato per prevenire il rischio di esposizione al monossido di carbonio.

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